Ecommerce di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici: differenze e requisiti.
La vendita on line di prodotti per la salute sta crescendo in maniera importante. Nel 2022 si è consolidato un trend di crescita (+ 33,5 % rispetto al 2019) nel comparto Health&Phrma (dati Netcomm) che ha visto il picco maggiore 2021 a seguito delle pandemia.
Le farmacie e parafarmacie che si stanno affacciando nel mercato on line stanno crescendo di conseguenza ma tanti altri siti propongono prodotti parafarmaceutici pur non essendo una farmacia o una parafarmacia. È corretto? Quali sono i soggetti che possono vendere prodotti per la salute on line? O meglio chi piò vendere i farmaci on line e chi può vendere parafarmaci on line?
Basta proseguire nella lettura di questo articolo per chiarire bene alcuni concetti e per far luce sui requisiti necessari per la vendita di prodotti a seconda delle tipologie.
Una confusione soprattutto terminologica
Iniziamo definendo cos’è un Parafarmaco:
Sostanza o prodotto comunemente venduto in farmacia, ma che ha funzione coadiuvante rispetto ai farmaci veri e propri (per es., materiale sterile usato nelle medicazioni, polveri assorbenti, prodotti igienici, cosmetici, prodotti dietetici e integratori alimentari, ecc.).
Spesso però si fa un utilizzo improprio di questo termine e lo si sovrappone al concetto di farmaco senza ricetta. L’equivoco deriva da un altro termine molto simile ovvero Parafarmacia.
Per Parafarmacia si intende un’attività commerciale, presso la quale è possibile acquistare sia parafarmaci che prodotti farmaceutici, comunemente chiamati SOP e OTC, per i quali non esiste l’obbligo di presentare apposita prescrizione medica.
Le parafarmacie possono essere di proprietà di qualsiasi soggetto ma la legge italiana prevede l’obbligo di presenza di un farmacista iscritto all’albo in tutti i casi vi sia vendita di medicinali.
I prodotti venduti presso tali strutture sono farmaci acquistabili senza esibizione di prescrizione (o SOP, Senza Obbligo di Prescrizione), oltre ai cosiddetti farmaci da banco (anche noti come OTC, dall’inglese Over the Counter, letteralmente “sopra il banco”); in aggiunta a essi è possibile trovare presso le parafarmacie altri prodotti come ad esempio: integratori alimentari, prodotti erboristici ovvero fitoterapici, prodotti omeopatici, prodotti cosmetici, articoli sanitari, alimentazione, prodotti per l’infanzia e per l’igiene.
Un parafarmaco può essere venduto in parafarmacia ma questo non è un vincolo di legge; è semplicemente un suo canale elettivo di vendita anche se un integratore alimentare, ad esempio, lo possiamo tranquillamente acquistare al supermercato o in erboristeria.
Ecco, quindi, che un farmaco ed un parafarmaco hanno in comune la presenza storica presso farmacie e parafarmacie e spesso vengono venduti in abbinata, anche on line.
La vendita di farmaci on line è fortemente normata dal il Decreto Legislativo 19 febbraio 2014, n. 17, che recepisce la Direttiva europea 2011/62/UE e prevede una vendita esclusiva per le sole farmacie e parafarmacie (e corner della salute in GDO) che rispettano alcuni parametri che vedremo in seguito per le sole categorie di farmaco OTC e SOP.
Il catalogo di una farmacia on line è in sostanza sovrapponibile a quello di una parafarmacia in quanto è totalmente esclusa la vendita per corrispondenza di farmaci su ricetta, per qualsiasi soggetto, nel mercato italiano.

Quali sono i requisiti per una farmacia on line?
L’apertura di una farmacia online comporta una serie di obblighi che devono essere rispettati per garantire la sicurezza e la tutela dei consumatori.
In primo luogo, è necessario ottenere l’autorizzazione del Ministero della Salute per la vendita di farmaci online. Questa autorizzazione richiede una serie di requisiti specifici che devono essere soddisfatti, come ad esempio l’obbligo di avere un farmacista responsabile per la gestione della farmacia online e la garanzia della qualità dei farmaci venduti.
Una volta ottenuta l’autorizzazione, il titolare della farmacia online deve fornire ai consumatori informazioni chiare e precise sui prodotti venduti, comprese le caratteristiche dei farmaci, le istruzioni per l’uso e le eventuali controindicazioni.
Inoltre, è necessario garantire la sicurezza dei dati personali dei consumatori, come previsto dalle normative sulla privacy. La farmacia online deve avere un sistema di protezione dei dati adeguato, in grado di garantire la sicurezza delle informazioni personali dei clienti.
Il titolare della farmacia online deve anche rispettare le normative sulla pubblicità e sulla promozione dei farmaci, evitando di fornire informazioni fuorvianti o non veritiere.
In caso di reclami da parte dei consumatori, la farmacia online deve fornire un sistema di gestione dei reclami adeguato e tempestivo.
Inoltre, la farmacia online deve garantire la tracciabilità dei farmaci venduti, sia per il monitoraggio della catena di approvvigionamento dei farmaci, sia per la verifica della qualità dei farmaci stessi.
Infine, la farmacia online deve garantire la conformità alle normative sulla sicurezza dei pagamenti online e sulle modalità di consegna dei prodotti acquistati dai consumatori.
In sintesi, aprire una farmacia online richiede il rispetto di una serie di obblighi specifici, finalizzati a garantire la sicurezza e la tutela dei consumatori. Chiunque desideri avviare una farmacia online dovrebbe quindi essere preparato a rispettare queste normative e ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei farmaci venduti e la tutela dei propri clienti
Se vogliamo riassumere in maniera schematica quanto riportato sopra vediamo che la vendita di prodotti per la salute si può cosi suddividere:
- Farmaci su prescrizione solo farmacie, solo negozio fisico
- Farmaci OTC e Sop solo farmacie/parafarmacie, negozio fisico e negozio on line
- Parafarmaco farmacie/parafarmacie + altri soggetti con i requisiti per il commercio
Quali sono questi requisiti per il commercio on line del parafarmaco?
Oltre agli adempimenti burocratici quali ad esempio l’apertura di una SCIA nel Comune di competenza, è richiesto nel caso di vendita al dettaglio (si, l’ecommerce aperto al pubblico è considerato commercio al dettaglio) di prodotti alimentari (si, gli integratori alimentari sono considerati alimenti) di requisiti per il commerciante quali:
• aver frequentato, con esito positivo, un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito e riconosciuto dalle Regioni;
• aver prestato la propria opera, per almeno 2 anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente, presso aziende operanti nel settore alimentare , in qualità di dipendente qualificato, addetto alla vendita/somministrazione/preparazione di alimenti o quale socio lavoratore;
• essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea anche triennale, o di altra scuola, a condizione che nel percorso di studi siano contemplate materie aventi ad oggetto il commercio, la preparazione e la somministrazione di alimenti.
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